Recensione libro: Montanelli. Novant'anni controcorrente
Per comprendere appieno la validità (e il limite) di questa biografia, è – secondo me – necessario spendere qualche parola sull’autore.
Marcello Staglieno condivise molti anni di vita, professionale e personale, con Montanelli. Fu uno dei fondatori del “Giornale Nuovo” (1974) e fu coautore, proprio insieme a Montanelli, della biografia su Longanesi (1984). Grazie al fatto che l’autore ha tenuto un diario personale curato e ha raccolto appunti lungo tutto l’arco della loro frequentazione, questo libro è prezioso nel mettere un punto fermo a proposito di numerosi argomenti. Per esempio: l’incontro con Adolf Hitler avvenne davvero? Montanelli fu davvero in Piazzale Loreto, mentre il cadavere di Benito Mussolini veniva appeso a testa in giù? Il libro di Staglieno è molto ricco di questi particolari. Sono dettagli che “fanno” una biografia.
Poi, c’è da considerare la questione “Lega Nord”. Era il 1992. Tutti i lettori del “Giornale” di quel periodo (fra cui il sottoscritto) ricordano bene l’intervento di Staglieno a una trasmissione televisiva su Rai Tre, i toni accesi usati per perorare le ragioni della politica di quel partito. Il giorno dopo, sul “Giornale”, con un trafiletto il direttore prendeva le distanze da quell’intervento e anche da Staglieno (candidato nelle liste della Lega, fu eletto senatore alle successive elezioni). Gli fu tolta la firma a tempo indeterminato. (...)
Marcello Staglieno condivise molti anni di vita, professionale e personale, con Montanelli. Fu uno dei fondatori del “Giornale Nuovo” (1974) e fu coautore, proprio insieme a Montanelli, della biografia su Longanesi (1984). Grazie al fatto che l’autore ha tenuto un diario personale curato e ha raccolto appunti lungo tutto l’arco della loro frequentazione, questo libro è prezioso nel mettere un punto fermo a proposito di numerosi argomenti. Per esempio: l’incontro con Adolf Hitler avvenne davvero? Montanelli fu davvero in Piazzale Loreto, mentre il cadavere di Benito Mussolini veniva appeso a testa in giù? Il libro di Staglieno è molto ricco di questi particolari. Sono dettagli che “fanno” una biografia.
Poi, c’è da considerare la questione “Lega Nord”. Era il 1992. Tutti i lettori del “Giornale” di quel periodo (fra cui il sottoscritto) ricordano bene l’intervento di Staglieno a una trasmissione televisiva su Rai Tre, i toni accesi usati per perorare le ragioni della politica di quel partito. Il giorno dopo, sul “Giornale”, con un trafiletto il direttore prendeva le distanze da quell’intervento e anche da Staglieno (candidato nelle liste della Lega, fu eletto senatore alle successive elezioni). Gli fu tolta la firma a tempo indeterminato. (...)
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