Homo faber: artifex suae fortunae

Diario di bordo di Giancarlo Nicoli, titolare della Artifex. Sono qui ospitati: pensieri, aggiornamenti, notizie, progetti relativi alla casa editrice e al suo sito internet.

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Località: Italy

17 settembre 2006

8 settembre 1943

Montanelli – Novant’anni controcorrente «L’armistizio, prim’ancora della disfatta, l’aveva umiliato. Scriverà molti decenni dopo, in risposta a un giovane, che «il grosso e grossolano errore commesso dall’Italia non fu la resa che ormai non potevamo evitare, né oltre dilazionare; ma l’intervento in una guerra che il Duce credeva già vinta dall’alleato. Tutto questo ormai è pacifico: credo che nessuna persona di buon senso ne dubiti. Quello che io, con la mia flebile voce, ho sempre contestato e continuo a trovare vergognoso, fu il nostro modo di arrenderci. Noi eravamo un Paese vinto, che non si batteva più nemmeno per difendere il proprio suolo. Gli anglo-americani avevano preparato lo sbarco in Sicilia come un assaggio o prova generale di quello che si apprestavano a fare in Normandia. E a accoglierli trovarono invece della gente che gli batteva le mani e gli chiedeva scatolame, cioccolata e sigarette.
Cos’altro poteva fare, se non arrendersi, il governo di un popolo che si era già arreso? Solo che la resa potevamo farla in due modi: alle spalle e all’insaputa dell’alleato, oppure avvertendolo che lo avremmo fatto perché non avevamo alternativa. Scegliendo la seconda strada, noi non avremmo salvato nulla, come nulla salvammo scegliendo la prima. Nulla, meno una piccola cosa, a cui noi italiani non diamo mai alcun peso: l’onore. Vinti sì, come può capitare a qualsiasi esercito e a qualsiasi popolo. Traditori, no.»


Staglieno, Marcello, Montanelli – Novant’anni controcorrente, “Le Scie”, 1a ed., Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2001 (1a ed. Oscar bestsellers 2002), pp. 495 - pag. 171