Piccola guida alla scelta dell’ex libris personale
Recensione libro di argomento exlibristico
Piccola guida alla scelta dell’ex libris personale
a cura di Giancarlo Nicoli
È un libro prezioso per chi, come me, si appassiona alle microstorie (in questo caso, quella di Mansueto Fenini).
Mi immagino il simpatico Fenini, persona sempre pronta a impegnarsi in ogni attività dilettevole e disinteressata (come scrive Bragaglia in uno dei suoi ritratti), che desidera lasciare un segno di sé nel piccolo mondo dell’ex libris. Eccolo imbarcarsi nella pubblicazione di un libro che, nelle sue intenzioni, voleva essere una guida che si rivolgesse (cito) «più che ai Collezionisti a coloro che non lo sono e forse mai lo diventeranno, ma che ambiscono semplicemente di avere un Ex-libris proprio, valido artisticamente ma soprattutto corrispondente alle proprie esigenze spirituali. Essa perciò non vuole essere una propaganda alla diffusione dell’Ex-libris, perché non crediamo bene che tutti posseggano un Ex-libris e che taluni ne abbiano oltre cinquecento col proprio nome.» E ancora: «Questa antologia di studi inediti, ciascuno sotto un differente aspetto, dovuti tutti alla penna degli studiosi e degli artisti che in Italia hanno scritto i migliori articoli sugli Ex-libris, vorrebbe essere, almeno per qualche lettore, uno dei primi passi alla conoscenza delle Arti che portano alla realizzazione degli Ex-Libris e, non ultimo, del Bianco e Nero.» La gestazione del libro durò due anni. Mi sembra di vedere Fenini che telefona a questo e a quello; controlla e rilegge più volte (...)
Piccola guida alla scelta dell’ex libris personale
a cura di Giancarlo Nicoli
È un libro prezioso per chi, come me, si appassiona alle microstorie (in questo caso, quella di Mansueto Fenini).
Mi immagino il simpatico Fenini, persona sempre pronta a impegnarsi in ogni attività dilettevole e disinteressata (come scrive Bragaglia in uno dei suoi ritratti), che desidera lasciare un segno di sé nel piccolo mondo dell’ex libris. Eccolo imbarcarsi nella pubblicazione di un libro che, nelle sue intenzioni, voleva essere una guida che si rivolgesse (cito) «più che ai Collezionisti a coloro che non lo sono e forse mai lo diventeranno, ma che ambiscono semplicemente di avere un Ex-libris proprio, valido artisticamente ma soprattutto corrispondente alle proprie esigenze spirituali. Essa perciò non vuole essere una propaganda alla diffusione dell’Ex-libris, perché non crediamo bene che tutti posseggano un Ex-libris e che taluni ne abbiano oltre cinquecento col proprio nome.» E ancora: «Questa antologia di studi inediti, ciascuno sotto un differente aspetto, dovuti tutti alla penna degli studiosi e degli artisti che in Italia hanno scritto i migliori articoli sugli Ex-libris, vorrebbe essere, almeno per qualche lettore, uno dei primi passi alla conoscenza delle Arti che portano alla realizzazione degli Ex-Libris e, non ultimo, del Bianco e Nero.» La gestazione del libro durò due anni. Mi sembra di vedere Fenini che telefona a questo e a quello; controlla e rilegge più volte (...)
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