La cultura che si abbassa e si inginocchia
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Il Libro dei Libri, la Bibbia, narra che quando Mosè discese dal Sinai recando al suo popolo le Tavole della Legge lo trovò immerso nell’adorazione del vitello d’oro. Non è legittimo supporre che se il profeta fosse stato costretto a cercare il consenso della sua gente, e quelle tavole fossero state sottoposte a un test di gradimento popolare – oggi diremmo: a un referendum – ne sarebbero uscite assai malconce?
Per non parlare di uno dei più antichi referendum di cui si abbia concretamente notizia: quello proposto dal governatore Ponzio Pilato al popolo di Gerusalemme per chiedergli di scegliere, tra Gesù e barabba. Sappiamo tutti, non è vero, quale fu la scelta “popolare”…
Quando si pratica questo tipo di cultura di massa – la cultura dell’uomo che consuma, dell’uomo che “fa numero” – non è la massa che si eleva, ma la cultura che si abbassa e si inginocchia.»
Ottavio Jemma, cit, pag. 154
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