I cento giorni della Finlandia
«Il servizio che mi lanciò, la guerra di Finlandia. Mi trovavo per caso in Germania nell’agosto del 1939, quando scoppiò la guerra perché il Reich attaccò la Polonia. Essendo già sul posto, il “Corriere” mi incaricò di fare le corrispondenze dal fronte polacco. Scrissi articoli tanto maliziosi che i tedeschi mi espulsero dalla Germania; e fecero bene: io tenevo spudoratamente per i polacchi. Allora tornai in Estonia, dove in passato ero stato un anno come professore universitario. Proprio in quel periodo i russi invasero Estonia, Lettonia e Lituania, in seguito al patto Hitler-Stalin, e così mi capitò il servizio anche di quest’invasione russa. Ma, presa l’Estonia, mi espulsero stavolta i russi e, dovendo scegliere una destinazione qualunque, passai in Finlandia: e mi trovai coinvolto nella guerra d’aggressione sovietica a quel popolo eroico. Le mie prime corrispondenze furono tali da tagliar corto a ogni possibilità di concorrenza all’interno del mio giornale. Il direttore mi confermò l’incarico dal fronte. Seppi interpretare l’opinione della gente, che era poi la mia stessa opinione, come mi succede sempre: la gente era tutta per la Finlandia, come io stesso ero per la Finlandia. Il servizio mi costò grossi rischi, una fatica immensa, fame, freddo, un inverno infernale. Ma fu la mia rampa di lancio.»
Staglieno, Marcello, Montanelli – Novant’anni controcorrente, “Le Scie”, 1a ed., Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2001 (1a ed. Oscar bestsellers 2002), pp. 495 - pag. 145
Staglieno, Marcello, Montanelli – Novant’anni controcorrente, “Le Scie”, 1a ed., Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2001 (1a ed. Oscar bestsellers 2002), pp. 495 - pag. 145
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