A furia di lodare i libri
(…) anche il critico è soggetto alle sue tentazioni. A furia di lodare i libri, gli capita sempre più spesso di conoscerne personalmente gli autori, e, una volta che li ha conosciuti, prova imbarazzo a cambiare opinione. In Inghilterra i critici non accettano doni interessati, ma un giorno scoprono che tutta la loro vita si è in un certo senso piegata alla corruzione, che è stata edificata su compromessi fondati sui rapporti personali, e allora è inutile ricordare che, come il vecchio letterato di James, « il dubbio è la nostra passione e la passione il nostro lavoro ».
Cyril Connolly, cit, pag. 155
Cyril Connolly, cit, pag. 155
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