L'American Way of Life
«L’American Way of Life è – forse cominciamo a sospettarlo tutti – un modello di vita suicida, un modello di vita che condurrà nel tempo il genere umano a distruggere del tutto l’ambiente in cui vive, e con il quale non è riuscito (malgrado il progresso, e a differenza di quasi tutte le alter specie esistenti) a stabilire un rapporto di intelligente convivenza. E lo condurrà inevitabilmente a distruggere, con il proprio ambiente, anche se stesso.
È documentato che, contrariamente alle attese, il “sistema” socioeconomico statunitense, invece di abbattere il dislivello di vita tra i più ricchi e i più poveri ne ha drammaticamente accresciuto la misura: nel paese più potente e più ricco del mondo, poche centinaia di persone dispongono di una ricchezza paria quella detenuta dai 50 milioni di cittadini meno abbienti. Ma è paradossale annotare che il tenore di vita dei 50 milioni di cittadini meno abbienti degli Stati Uniti appare “privilegiato” se raffrontato a quello di intere popolazioni che vivono in vastissime zone dei continenti africano ed asiatico, letteralmente decimate dalla fame e dalle malattie.
Il cinema americano è stato, ed è ora più che mai, - questo è probabilmente uno dei motivi profondi della sua forza e del suo fascino – il più efficace e suggestivo testimone d’accusa di questi conflitti e contraddizioni.
Il modello di società proposto dagli Stati Uniti d’America sta assumendo, e sembra fatale che sia così, il controllo del mondo. Il cinema americano, per suo conto, lo ha già fatto da tempo.»
Ottavio Jemma, cit, pag. 30
È documentato che, contrariamente alle attese, il “sistema” socioeconomico statunitense, invece di abbattere il dislivello di vita tra i più ricchi e i più poveri ne ha drammaticamente accresciuto la misura: nel paese più potente e più ricco del mondo, poche centinaia di persone dispongono di una ricchezza paria quella detenuta dai 50 milioni di cittadini meno abbienti. Ma è paradossale annotare che il tenore di vita dei 50 milioni di cittadini meno abbienti degli Stati Uniti appare “privilegiato” se raffrontato a quello di intere popolazioni che vivono in vastissime zone dei continenti africano ed asiatico, letteralmente decimate dalla fame e dalle malattie.
Il cinema americano è stato, ed è ora più che mai, - questo è probabilmente uno dei motivi profondi della sua forza e del suo fascino – il più efficace e suggestivo testimone d’accusa di questi conflitti e contraddizioni.
Il modello di società proposto dagli Stati Uniti d’America sta assumendo, e sembra fatale che sia così, il controllo del mondo. Il cinema americano, per suo conto, lo ha già fatto da tempo.»
Ottavio Jemma, cit, pag. 30
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