Chi comanda il tempo
«Gigi Marsico, nella sua interessantissima riscoperta della Langa piemontese (“Sapori di Langa”, di Gigi Marsico e Gian Paolo Cavallero, ed. fuori commercio, a cura dell’Ufficio Stampa della P. Ferrero & C. s.p.a.) riferisce una malinconica, nostalgica riflessione di Sandro Carbone, detto “Brav’om”, nella sua osteria di Pruneto: “Il progresso è un bene, ma le donne, con tutti i loro elettrodomestici e i bucati più bianchi del bianco, hanno meno tempo delle nostre mamme che andavano a lavare al fiume. Quando noi si lavorava la terra con le nostre braccia eravamo più liberi di adesso che abbiamo i trattori e le macchine. Oggi c’è lavoro e con la fabbrica il soldo gira di più, c’è più sicurezza, ma una volta con due lire in tasca mi sentivo il padrone del paese, trovavo sempre due ore per andare ad aiutare un amico, o a far festa. Oggi facciamo fatica. Sembra di vivere anche noi in città, dove chi comanda il tempo è l’orologio e non il sole, com’è sempre stato in campagna.”»
Ottavio Jemma, cit, pag. 30
Ottavio Jemma, cit, pag. 30
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