E' morto Remo Wolf: Omaggio a una vita lunga e operosa

Il 27 gennaio scorso è scomparso serenamente Remo Wolf (Trento 1912-2009).

di Cristiano Beccaletto

Il 27 gennaio scorso è scomparso serenamente Remo Wolf (Trento 1912-2009). È impossibile ripercorrere in questo momento la sua vita così lunga e operosa, ma un semplice omaggio, senza fronzoli, lui l’avrebbe gradito.

Remo Wolf studia e si forma culturalmente agli Istituti d’Arte di Parma e di Firenze, conseguendo l’abilitazione per l’insegnamento del disegno. Si avvicina alla xilografia, all’acquaforte e all’acquatinta e proprio a Firenze, ancora studente, incontra l’ex libris visitando una mostra di Bruno da Osimo.

La sua opera grafica comprende stampe a soggetto libero ed ex libris [1]. Dal 1936 partecipa alle manifestazioni nazionali ed estere, tra cui la Biennale di Venezia (nel 1942, 1950, 1954 e 1956), la III Quadriennale di Roma, le Biennali dell’Incisione di Reggio Emilia, Cittadella, Oderzo e Carpi, il Premio Suzzara, il Premio Biella e le rassegne della Calcografia Nazionale di Roma. Sue opere si trovano presso la Calcografia Nazionale di Roma, il Museo Diocesano e il Museo Nazionale di Trento, il Museo della xilografia di Carpi.

Wolf è tra i fondatori dell’Associazione Incisori Veneti, del Circolo culturale Bronzetti di Trento e membro dell’Accademia Italiana del Disegno di Firenze.

Remo Wolf, dopo un primo approccio (negli anni Trenta) con l’incisione su legno di testa, lascia i bulini per sgorbie e coltellini e libera la sua mano sapiente per percorrere le venature del legno di filo che non costringono, la sua mano e il suo polso, al dominio della materia, ma al contrario permettono di seguire con dolcezza le fibre del legno, fino a plasmarle dando loro forma, voluta, sognata, e quindi (...)


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bni_2009_02_07_
in_morte_remo_wolf.htm